Il Mobile User Objective System (MUOS) è un sistema di comunicazioni satellitari(SATCOM) ad altissima frequenza (UHF) e a banda stretta composto da cinque satelliti uno per ognuna delle quattro stazioni di terra, più uno di riserva. Il MUOS è gestito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, è ancora nella sua fase di sviluppo e si prevede la messa in orbita dei cinque satelliti tra il 2010 ed il 2013. Tale sistema sarà funzionale alla coordinazione delle forze navali, aeree e terrestri in movimento in qualsiasi parte del mondo, utilissimo per coordinare guerre di dimensioni mondiali.

Le basi MUOS nel pianeta non sono altro che delle antenne fortificate ''ripetitori UHF'' e si trovano in Australia nelle Hawaii in Virginia (in aree desertiche) e in Sicilia (a 2 km da Niscemi).
Ogni militare USA di terra mare o aria avrà la possibilità di mettersi in contatto con ogni altro militare USA, in qualsiasi punto del pianeta, grazie a queste potentissime antenne, anche se poche (solo 4 in tutto il globo) hanno potenza sufficiente per coprire l'intero pianeta, grazie all'altissima frequenza UHF pari a 300 MHz o 3 GHz del sistema SATCOM.
Il MUOS entrerà in funzione nel 2015, controllerà il funzionamento dei droni che partiranno dalla basi di Sigonella e Trapani Birgi in Sicilia.

Ovviamente l'ennesima l'invasione militare USA del territorio nazionale italiano nonché l'esproprio di parte di esso ha mobilitato le proteste di molti siciliani, per non parlare dei pericolosi e scontati danni alla salute umana e agli ecosistemi naturali, che preoccupano non poco la popolazione sicula ma non le autorità siciliane e nazionali, i media non fanno eccezione e vivono la cosa con insana e pericolosa indifferenza.
Secondo una denuncia di 2 studiosi del Politecnico di Torino (Zucchetti e Coraddu) l'entrata in funzione dei trasmettitori del MUOS avrà come conseguenza un incremento del rischio di contrarre vari tipi di disturbi e malattie, tra cui alcuni tumori del sistema emolinfatico, come evidenziato in numerosi studi epidemiologici".

Non trascurabile è l'aspetto puramente bellico oltre che quello ambientale e salutare, nel futuro la Sicilia e l'Italia tutta potrebbero trovarsi nel ruolo di protagonisti passivi e inconsapevoli di conflitti che non riguardano ne il Bel Paese ne la NATO, ma solo gli Stati Uniti d'America.
Nonostante il cinismo istituzionale, non si ferma la protesta! che non è affatto sporadica e disorganizzata, ma al contrario i militanti organizzati in associazioni trovano consensi e associati, pronti a diffondere il messaggio di non belligeranza tra i cittadini, le istituzioni democratiche e quelle burocratiche.
L'associazione nata ad hoc per fronteggiare queste assurdità contemporanee è il Movimento No MUOS, assistito non solo moralmente ma anche praticamente da movimenti più vecchi e esperti come i No Ponte, i No TAV e svariate associazioni ambientaliste che portano competenze partecipazione e militanti alla causa. Guarda il video

Le basi MUOS nel pianeta non sono altro che delle antenne fortificate ''ripetitori UHF'' e si trovano in Australia nelle Hawaii in Virginia (in aree desertiche) e in Sicilia (a 2 km da Niscemi).
Ogni militare USA di terra mare o aria avrà la possibilità di mettersi in contatto con ogni altro militare USA, in qualsiasi punto del pianeta, grazie a queste potentissime antenne, anche se poche (solo 4 in tutto il globo) hanno potenza sufficiente per coprire l'intero pianeta, grazie all'altissima frequenza UHF pari a 300 MHz o 3 GHz del sistema SATCOM.
Il MUOS entrerà in funzione nel 2015, controllerà il funzionamento dei droni che partiranno dalla basi di Sigonella e Trapani Birgi in Sicilia.

Ovviamente l'ennesima l'invasione militare USA del territorio nazionale italiano nonché l'esproprio di parte di esso ha mobilitato le proteste di molti siciliani, per non parlare dei pericolosi e scontati danni alla salute umana e agli ecosistemi naturali, che preoccupano non poco la popolazione sicula ma non le autorità siciliane e nazionali, i media non fanno eccezione e vivono la cosa con insana e pericolosa indifferenza.
Secondo una denuncia di 2 studiosi del Politecnico di Torino (Zucchetti e Coraddu) l'entrata in funzione dei trasmettitori del MUOS avrà come conseguenza un incremento del rischio di contrarre vari tipi di disturbi e malattie, tra cui alcuni tumori del sistema emolinfatico, come evidenziato in numerosi studi epidemiologici".

Non trascurabile è l'aspetto puramente bellico oltre che quello ambientale e salutare, nel futuro la Sicilia e l'Italia tutta potrebbero trovarsi nel ruolo di protagonisti passivi e inconsapevoli di conflitti che non riguardano ne il Bel Paese ne la NATO, ma solo gli Stati Uniti d'America.
Nonostante il cinismo istituzionale, non si ferma la protesta! che non è affatto sporadica e disorganizzata, ma al contrario i militanti organizzati in associazioni trovano consensi e associati, pronti a diffondere il messaggio di non belligeranza tra i cittadini, le istituzioni democratiche e quelle burocratiche.

L'associazione nata ad hoc per fronteggiare queste assurdità contemporanee è il Movimento No MUOS, assistito non solo moralmente ma anche praticamente da movimenti più vecchi e esperti come i No Ponte, i No TAV e svariate associazioni ambientaliste che portano competenze partecipazione e militanti alla causa. Guarda il video