L'imposta fiscale può essere discriminatoria! in passato i redditi da capitale venivano discriminati a vantaggio dei redditi da lavoro dipendente per motivi facilmente intuibili, oggi vale il netto contrario!
I redditi da capitale vengono tassati attraverso un regime agevolato di sostituzione d'imposta alla fonte con ritenuta di acconto pari al 20%, per i titoli del debito pubblico del 12,5% ; i redditi da lavoro vengono tassati con un regime ordinario, progressivo, personale e fanno parte della base imponibile IRPEF con aliquote decisamente più alte, oltre il 43%.
Una simile follia è giustificata dall'eventuale fuga dei capitali che ci sarebbe se le aliquote sui redditi da capitale fossero più alte di quelle degli altri paesi.
È evidente che un sistema razionale che mira al benessere collettivo applica le imposte in modo progressivo (chi ha di più paga di più. art 53 Cost.), e personale (modellate in ragione dei bisogni del contribuente). Il regime utilizzato per i redditi da capitale cioè la sostituzione d'imposta esclude tali redditi dalla base IRPEF, di conseguenza il sistema non tiene conto delle esigenze personali e familiari dei contribuenti, inoltre ignora completamente gli articoli costituzionali 2 (solidarietà economica), 3 (uguaglianza tributaria), e 53 (capacità contributiva).
UN'INVERSIONE DI TENDENZA È ASSOLUTAMENTE POSSIBILE SENZA RIPERCUSSIONI NEGATIVE SULLA FUGA DEI CAPITALI CAMBIANDO REGIME TRIBUTARIO.

Il regime tributario adottato genera la fuga dei capitali! e ora vediamo il perchè:
LA TASSAZIONE PUÒ ESSERE:
ORDINARIA prevede che tutti i redditi confluiscano nella base imponibile IRPEF.
SOSTITUTIVA si ha quando un reddito che dovrebbe rientrare nel cumulo irpef, per esigenze varie sfugge a tale cumulo, prevede una ritenuta di acconto alla fonte, si applica un'aliquota più bassa, è agevolatila. Es. la banca che deve pagare gli interessi ai correntisti, applica il 20% di aliquota d'imposta e paga al correntista gli interessi al netto dell'imposta, la quale viene versata allo stato. Così tali redditi sono tassati al 20% mentre i redditi da lavoro possono superare il 43%.
ORDINARIA
Citando solo le peculiarità qui interessate, essa prevede che tutti i redditi che compongono la base imponibile IRPEF vengano tassati ovunque prodotti evitando i casi di doppia tassazione. Un ottimo esempio è quello di Valentino Rossi il quale fu accusato di aver pagato le imposte solo nei paesi dove quel reddito venne prodotto, il risultato fu che dovette pagare in Italia la differenza tra le aliquote estere (più basse) e quelle italiane (più alte), più sanzioni e interessi passivi. Con questo regime non basta lavorare all'estero per pagane meno imposte sul lavoro, l'unico modo di sfuggire alle soffocanti imposte Italiane è emigrare e non avere più nulla a che fare con il Bel Paese.
SOSTITUTIVA:
Nel momento in cui le aliquote d'imposta sul reddito da capitale superano quelle degli altri paesi si ha una fuga di capitali, poiché portare i capitali in banche con sede legale in paradisi fiscali significa assoggettarli alle loro aliquote, il reddito prodotto viene pagato da quelle banche (sostituto) ai capitalisti (sostituiti) al netto delle imposte (sostituzione totale d'imposta), cioè già tassato, poichè la sostituzione è totale lo stato italiano non può più pretendere nulla.
Il reddito da capitale è privilegiato rispetto al reddito da lavoro dipendente nonostante i capitalisti siano meno vulnerabili alle avversità economiche. Per invertire questa tendenza senza ripercussioni basterebbe inserire il reddito da lavoro dipendente nel cumulo IRPEF, cioè assoggettarli a tassazione ordinaria, così facendo tali redditi verrebbero tassati in Italia ovunque prodotti, per i capitali non avrebbe senso fuggire all'estero, poichè una volta pagati gli interessi al lordo delle imposte questi confluirebbero nel cumulo irpef, sarebbero personali e progressivi come la Costituzione imporrebbe. L'unico modo per i capitalisti di sfuggire alle aliquote italiane sarebbe quello di emigrare definitivamente dall'Italia.
Non esiste una chiara volontà di agevolare il reddito da lavoro a svantaggio di quello da capitale, i governi usano la poco credibile scusa della fuga dei capitali del conseguente danno per l'intera collettività, invece basterebbe solo cambiare regime tributario, e considerare il reddito da capitale alla pari degli altri. L'attuale regima rappresenta un disincentivo al lavoro poiché lo rende meno conveniente dell'impiego finanziario del capitale, avvantaggia creditori e speculatori e svantaggia lavoratori di ogni ordine: lavoro dipendente, lavoro autonomo e attività imprenditoriale.
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