Ma, esistono delle spese di cui si può fare a meno senza che i servizi ad esse collegati ne risentano? SI! e anche tanti!
Oggi ci occuperemo dei software e della pubblica amministrazione. Quanto spende lo stato ogni anno per l’aggiornamento software? proviamo a fare una stima;
Secondo il comune di Rovereto, ogni computer costa circa 200€ l’anno in aggiornamento software, Rovereto è un comune di 38.595 anime, e vanta 420 terminali, i conti sono presto fatti, 84.000€ di spesa l’anno, almeno fino al 21 maggio 2010 quando con un comunicato (aprire il Link per credere) il suddetto comune cancella in un colpo sole queste spese, passando al software libero e open source. In genere non solo non si verifica una diminuzione della qualità, ma nella maggior parte dei casi questi programmi sono addirittura migliori dei loro cugini Microsoft,
nella fattispecie Rovereto ha scoperto OpenOffice.org.
nella fattispecie Rovereto ha scoperto OpenOffice.org.
Ma c’è anche chi ha fatto di meglio, Comune, Provincia di Trento e Regione Trentino-Alto Adige assorbono l’iniziativa di un’associazione di appassionati la LinuxTrent, che inventa un sistema operativo con kernel Linux il LinuxTrent completamente gratuito, oggi adottato dal comune di Trento.
Come pure i sassi ormai sanno i sistemi Linux sono decisamente e indiscutibilmente superiori ai sistemi Windows, per mille motivi (es. non prendono virus, non perdono di potenza, non si bloccano, SONO GRATUITI).
Ma torniamo ai conti, in Italia ci sono 8101 comuni, 110 province, 21 regioni, lo stato centrale e ancora le comunità montane, gli enti della pubblica amministrazione (tribunali, ospedali, usl, agenzie delle entrate e tanti altri) e le società di diritto privato di proprietà dello stato. Dai calcoli eseguiti solo per i comuni ogni anno paghiamo 810.100.000 € , non voglio neanche immaginare quanto ci costano complessivamente i software ogni anno.
Con la legge del 7 marzo 2005, n. 82 è stato approvato in Commissione Bilancio l'emendamento radicale a prima firma Marco Beltrandi che obbliga tutte le amministrazioni pubbliche (comuni, provincie, regioni, ministeri, ...) alla valutazione del software libero nei loro bandi di gara per le forniture software. Ovviamente questi vengono valutati e scartati, il perchè, non c’è! non si può spiegare un dogma.
È certo il software libero e open source (OpenOffice.org e Linux su tutti) possono fare risparmiare miliardi di euro alla pubblica amministrazione, ogni anno, con miglioramenti della qualità del servizio, lo sanno anche Svezia e Francia che sono già passati a OpenOffice.org.
Ecco un video che dimostra quanto Linux ubuntu sia prstico e semplice da usare: clicca VIDEO
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