I padroni della Silicon Valley minacciano tutti i creatori di software con la pirateria ?
Un furto puro e semplice". Il magnate mondiale dei media Rupert Murdoch ha attaccato frontalmente il presidente degli Stati Uniti, reo agli occhi del tycoon australiano di opporsi con la sua amministrazione al varo di una legge che funzioni contro la pirateria online.
La Casa Bianca ha fatto sapere che non sosterrà il Sopa (Stop Online Piracy Act), la legge in discussione al Congresso. "Sebbene riteniamo che la pirateria online da parte di siti stranieri sia una problema grave - aveva spiegato l'amministrazione -, che necessiti di una serie risposta legislativa, non sosterremo leggi che riducono la libertà di espressione, aumentano il rischio in materia di cyber-sicurezza o minano il dinamismo e l'innovazione di internet a livello mondiale".
La Sopa è al momento in discussione alla Camera dei Rappresentanti, mentre al Senato è allo studio un'altra versione, il "Protect Ip Act". Entrambe le proposte hanno ottenuto il sostegno di Hollywood, dell'industria discografica e della camera di commercio americana. Ma il mese scorso i fondatori di Google, Twitter, Yahoo! e di altri colossi di internet hanno espresso riserve sui due testi, dichiarando in una lettera aperta che "concederebbero al governo Usa il potere di censurare internet con procedure simili a quelle usate da Cina, Malesia e Iran".
Il dilemma, non nuovo nella storia americana, è tutto nel conflitto tra la libertà di espressione garantita dal primo emendamento e la tutela del business. Secondo Murdoch anche Obama si sarebbe inchinato a Google, a suo dire re dei Pirati.
Il dilemma, non nuovo nella storia americana, è tutto nel conflitto tra la libertà di espressione garantita dal primo emendamento e la tutela del business. Secondo Murdoch anche Obama si sarebbe inchinato a Google, a suo dire re dei Pirati.
A nostro avviso, questo è l’ennesimo esempio che spiega in modo fin troppo chiaro come le lobby influenzano il fare pubblico.
Immaginate un mondo dove i giornali le riviste specializzate e le televisioni fossero controllate dalla politica, poi improvvisamente l’unico mezzo di informazione veramente libero venisse assoggettato a censura legale, non sarebbe tragico! Per fortuna tutto questo è frutto della nostra immaginazione.
Tu cosa ne pensi ?????????????
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